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Stagione difficile per il Red Bull Honda World Superbike Team

Wednesday, 6 December 2017 09:03 GMT

Anno da dimenticare per la squadra ufficiale Honda

Il 2017 del Red Bull Honda World Superbike Team, iniziato sotto i migliori auspici dopo la presentazione della nuova Honda CBR1000RR Fireblade SP2 e del title partner Red Bull, si è da subito scontrato con non poche difficoltà. Dopo un inizio stentato di stagione privo di risultati incoraggianti, nel mese di maggio la squadra con base a Nieuwleusen (Paesi Bassi) fu colpita da un’enorme tragedia, che coinvolse tutto il mondo del motorsport: la scomparsa di Nicky Hayden, il quale perse la vita a causa di un terribile incidente occorso durante una sessione di allenamento.

Nonostante il poco tempo a disposizione per provare la nuova Fireblade, Hayden ed il nuovo arrivato Stefan Bradl, sbarcato dalla MotoGP™ come un anno prima fece l’americano, provarono sin da subito a dare il massimo nonostante i problemi. Dopo i primi punti iridati ottenuti in Australia, il tedesco vide il proprio rendimento e quello della moto migliorare già dalla trasferta successiva in Thailandia. Dopo aver conquistato il suo miglior risultato in stagione al TT Circuit Assen, un sesto posto in gara uno, il Campione del Mondo Moto2 del 2011 riuscì a piazzare la quattro cilindri giapponese con costanza nella top-10, fino all’infortunio alla mano destra rimediato a Portimão che, in seguito ad un’operazione chirurgica, pose definitivamente la parola fine alla stagione del bavarese.

Al suo secondo anno nel paddock WorldSBK, Hayden si preparava al salto di qualità dopo aver già ottenuto una vittoria e diversi podi in sella alla moto 2016. Con questa nuova sfida da affrontare, l’esperto pilota americano riuscì a portare la nuova Fireblade fino al settimo posto al Chang International Circuit, andando a punti con costanza nelle dieci gare concluse in stagione. La prematura scomparsa di Hayden ha lasciato un vuoto incolmabile all’interno del paddock, con i fan e gli addetti ai lavori che sentiranno per sempre la sua mancanza.

Il primo a sostituire l’ex campione MotoGP fu il connazionale Jake Gagne, chiamato al debutto nel Mondiale Superbike nel round di casa al Mazda Raceway Laguna Seca. In sella alla moto utilizzata da Hayden nella prima parte della stagione, il 24enne di San Diego ha favorevolmente impressionato alla sua prima uscita con la squadra. Dopo i primi punti iridati conquistati davanti al pubblico amico, Gagne è stato nuovamente chiamato “alle armi” dalla squadra in Francia ed in Qatar, continuando ad imparare e migliorarsi – e conquistando tre piazzamenti nella top-12.

Il vuoto lasciato da Hayden ha rappresentato un’occasione per il ritorno sul palcoscenico mondiale per Davide Giugliano, sceso in pista con i colori del Red Bull Honda World Superbike Team al Lausitzring, per poi essere confermato per le trasferte di Magny-Cours, Jerez e Qatar. Il pilota italiano, il quale aveva iniziato la stagione nel Regno Unito, ha risposto alla chiamata della squadra olandese, riuscendo a chiudere tra i primi otto in Francia.

Il quinto pilota a scendere in pista con i colori del Red Bull Honda World Superbike Team è stato il giapponese Takumi Takahashi, tester ufficiale HRC, il quale ha preso parte ai round di Portimão e Jerez. Con al suo fianco un ingegnere HRC, il 27enne nipponico ha chiuso in zona

punti in tre delle quattro gare disputate all’esordio sul palcoscenico mondiale, con un decimo posto in Portogallo come miglior risultato di gara. Rivivi le emozioni provate dal team Honda in questa stagione attraverso il VideoPass WorldSBK.